La seconda settimana di settembre del 2018 sono state sottoposte a Gem-Tech per l’analisi 2 pietre taglio cuscino.
La persona che ci ha affidato le gemme ha asserito di essere in contatto con una fonte diretta che importa tali gemme uniche dallo Sri Lanka, da una non precisata nuova miniera dalla quale si estrae del Crisoberillo. Infatti tali pietre dovrebbero (secondo lui) appartenere a tale specie, di cui quella bruna/rossastra della pregiata varietà "Alessandrite". A prima vista la lucentezza non molto decisa che si avverte osservando le faccette della corona induce a più di un dubbio, ma spesso la prima impressione è quella sbagliata. Meglio procedere con l'analisi strumentale. AnalisiDopo un'attenta analisi le due pietre risultano essere dei materiali amorfi, comunemente chiamati vetri, ma la particolarità riscontrata, soprattutto analizzando la pietra bruna/rossastra, è che rilevando gli indici di rifrazione in diverse posizioni e in diversi punti della pietra le letture sono ben 7 diverse tra loro. Questa, per una pietra monorifrangente, non è cosa comune! Ma vediamo nei dettagli i rilievi effettuati: Pietra dal colore Verde chiaro Massa ct: 4.96 Fluorescenza O.L./O.C.: Inerte / Inerte Esame al polariscopio: sempre estinta Esame al rifrattometro: due indici rilevati, 1,685 e 1,689 Densità: 3.89 g/cm3. Nessuno di questi dati si avvicina minimamente a quelli di un Crisoberillo, ma per sollevare qualsiasi dubbio si sottopone la pietra ad analisi spettrofotometrica utilizzando il "Gemmoraman532". Principali picchi in fotoluminescenza a 624 cm-1 3672 cm-1 3681 cm-1. Paragonando tale spettro a quelli nel database inerenti i crisoberilli di tonalità simili alla pietra analizzata, i pochi dubbi svaniscono completamente. Per quanto riguarda la pietra dal colore bruno\rossastro, l'aspetto ricorda più una brutta Andalusite che un Alessandrite, infatti piuttosto che una cangianza di colore in base alla fonte luminosa si possono osservare dei forti bagliori rossicci sulle faccette della corona, mentre il resto della pietra resta di colore bruno/marroncino. Questo fenomeno, che nell'Andalusite è causato dal forte pleocroismo, nella pietra analizzata, utilizzando il dicroscopio, è completamente assente. Massa: cts 5,92 Fluorescenza O.L./O.C.: Inerte / Inerte Esame al polariscopio: sempre estinta Esame al rifrattometro: sette indici rilevati (1,665; 1,668; 1,672; 1,675; 1,685; 1,692; 1,710). Ad ogni lettura nessuna oscillazione muovendo il vetrino. Densità 3.82 g/cm3. La seconda pietra è stata sottoposta ad analisi spettrofotometrica, ed anche in questo caso il risultato è eloquente. |
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Maggio 2019
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