Dr. Claudio Russo Premessa In prima analisi, è necessario far presente che per determinare il grado di taglio di un diamante rotondo si fa principalmente riferimento ai tre effetti ottici che condizionano il suo aspetto: brillantezza, fuoco e scintillio. Pertanto per una maggiore comprensione dell’argomento considerato - ben noto agli specialisti ma forse meno a chi si avvicina alla pratica gemmologica - si passa alla definizione dei suddetti effetti. Brillantezza Viene definita dalla sommatoria delle riflessioni interne ed esterne della luce bianca in un diamante. Diamanti ben tagliati sono più brillanti di quelli ottenuti con proporzioni non adeguate. In generale, un diamante è più brillante quanto più alto è il suo grado di taglio. Le proporzioni che giocano un grande ruolo nella determinazione della brillantezza di un diamante sono: percentuale della tavola, angolo della corona, angolo del padiglione e spessore della cintura. Queste proporzioni, in una varietà di combinazioni, possono produrre alti e bassi livelli di brillantezza. Fuoco Il fuoco è determinato dalla luce bianca che viaggiando attraverso il diamante viene dispersa in un arcobaleno di colori spettrali. Rappresenta l’effetto ottico più difficile da valutare, in particolar modo quando bisogna considerare diamanti al di sotto di 0,50 ct. Le proporzioni che influenzano maggiormente il fuoco sono la percentuale della tavola, l’angolo della corona e del padiglione. Scintillio Rappresenta la combinazione dei lampeggiamenti e dei parziali o totali oscuramenti delle faccette di un diamante tagliato che si rilevano quando l’osservatore o la fonte di luce o il diamante vengono mossi. In un diamante attraente, la riflessione delle faccette lampeggianti deve essere maggiore di quella delle aree scure inoltre dovrebbero apparire uguali e bilanciate in misura ed avere abbastanza contrasto per dare un aspetto vivo e distinto alla gemma. Composizione, misura e contrasto delle faccette scure e brillanti La composizione e la relativa misura delle faccette scure e brillanti sono da mettere in relazione con le riflessioni interne ed esterne della luce che si muove attraverso il diamante. La loro distribuzione, generalmente dipende quasi sempre dalla scelta attuata dal tagliatore nel stabilire le proporzioni e la simmetria della gemma. Una corona con angoli elevati, o un padiglione profondo, per esempio, possono far apparire un diamante più scuro di quello che sarebbe se avesse una corona o un padiglione di proporzioni adeguate. Quando un diamante ha un aspetto piacevole a faccia in sù, la riflessione delle faccette brillanti deve essere maggiore di quella delle faccette scure, come già detto, ed essere in equilibrio con la misura, la composizione e il contrasto. I diamanti nei gradi più bassi (mediocre-scadente) tendono ad avere ovvie o prominenti aree scure che detraggono bellezza al loro aspetto. Se un diamante presenta aree eccessivamente scure è probabile che il tagliatore abbia fatto riferimento a proporzioni che consentono di ritenere più peso dal grezzo da cui il diamante è stato tagliato .Tali proporzioni portano ad una perdita di luce e quindi ad una scarsa brillantezza. Condizionamento del grado di taglio Considerando la distribuzione delle varie faccette scure e brillanti si possono avere diversi casi che possono condizionare negativamente il grado di taglio di un diamante. Occhio di pesce: una riflessione della cintura di colore grigio pallido che viene localizzata internamente al diamante sotto la tavola; è dovuto alla interazione tra la percentuale della tavola del diamante (piuttosto alta) con l’angolo del padiglione (piuttosto basso) e con lo spessore della cintura. I diamanti che evidenziano un prominente occhio di pesce vengono classificati nei gradi: mediocre-scadente. Faccette di cintura superiori scure: si notano quando le faccette superiori di cintura o parte di esse appaiono scure o nere. Quando questo difetto si rende molto evidente il diamante potrebbe sembrare più piccolo di quanto in effetti esso sia. Le suddette faccette , quando sono leggermente scure, tendono a far assumere al diamante gradi di taglio che vanno da molto buono a buono. Quando sono scure e numerose, e in questo caso sono associate con altre caratteristiche negative, è probabile che il grado di taglio venga considerato mediocre o scadente. Anello scuro: si può osservare questa zona scura sotto la tavola. Ciò dipende principalmente da un’interazione tra le faccette di stella che vengono riflesse sul padiglione e la profondità del padiglione. Il diametro dell’anello tenderà a rendersi più evidente all’aumentare della profondità del padiglione abbassando conseguentemente il grado di taglio. Centro scuro: viene rilevato con un’area scura al centro del diamante. Ciò si può verificare per una profondità del padiglione maggiore del 47-48%. I diamanti con centri scuri vengono classificati in genere con un grado di taglio mediocre- scadente. Apice visibile nelle faccette principali della corona: viene causato dalle riflessioni dell’apice nelle faccette fondamentali della corona,producendo un aspetto non gradevole con aree più o meno ombreggiate. Viene rilevato in seguito alla combinazione di un angolo della corona alto(maggiore di 37°-38°) con una tavola di estensioni medie o piccole. Generalmente può essere accompagnato dalla caratteristiche negative adiacenti, relative alle faccette di cintura superiori scure. Aspetto segmentato: viene determinato da un angolo della corona leggermente alto in concomitanza con le faccette di cintura inferiori relativamente estese, mettendo così in evidenza un aspetto non gradevole con riflessioni strette e molto lunghe, condizionando talvolta anche il grado di taglio di un diamante con proporzioni ottimali. Conclusioni Considerando i vari difetti descritti si è potuto constatare che alcuni condizionano maggiormente il grado di taglio rispetto ad altri. Ad esempio i diamanti che presentano l’occhio di pesce o il centro scuro sono quelli che influenzano maggiormente l’aspetto visivo; mentre altri come quelli con le faccette superiori di cintura scure,se non troppo evidenti, influenzano lievemente il grado di taglio. Comunque l’interazione dei diamanti con la luce è molto complessa. Non tutti i diamanti con alta brillantezza e ottimo fuoco hanno sempre un aspetto del tutto attraente; qualche volta se osservati con alcuni tipi di sorgente luminosa (principalmente incandescente) potrebbero evidenziare un aspetto non del tutto gradevole , facendo rilevare qualche lieve difetto descritto precedentemente. ![]()
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Maggio 2019
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