Qualche giorno fa l’Instituto Gemológico Español (IGE) ha ricevuto ed analizzato una gemma molto curiosa: un cristallo di forma ottaedrica, apparentemente un diamante grezzo del peso di oltre 10 carati. Già durante la prima osservazione della pietra tramite la lente si è capito che si trattava di una imitazione, accuratamente lapidata per apparire un diamante grezzo. Questa conclusione è stata confermata da una successiva analisi con spettroscopia Raman: il minerale è stato identificato come topazio. Tra le caratteristiche che hanno consentito la corretta identificazione di questa imitazione ben fatta, figurano i falsi trigoni realizzati a mano presenti sulle facce dell’ottaedro (molto diversi da quelli solitamente presenti sui diamanti), un piano perfetto di sfaldatura in una direzione non coerente con quello dei diamanti (che è sempre parallelo alle facce dell’ottaedro) e la presenza di veli di inclusioni fluide bifasiche, impossibili da osservare in un diamante. Non sono rari i casi in cui è il topazio ad essere utilizzato per la realizzazione di questo tipo di falsi. Ha un peso specifico identico a quello del diamante, inoltre presenta una elevata conducibilità termica, che in alcuni casi può ingannare alcuni tester per diamanti risultando come un falso positivo (a seconda della calibrazione dell’apparato). Tuttavia, un’osservazione con una lente può essere sufficiente per non confondere queste imitazioni con diamanti naturali. FONTE: http://www.ige.org/noticias/falso-diamante-bruto/ |
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Maggio 2019
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