Dopo vent’anni al Centro Orafo “Il Tarì” di Marcianise raddoppiamo lo spazio, triplichiamo le attività. Distribuzione ma anche taglio di pietre, formazione e certificazione di gemme, informazione ed editoria. Ti invitiamo a brindare con noi negli uffici rinnovati ed ampliati del gruppo Trasparenze. Il nostro Mondo Prezioso: un appuntamento da non perdere per clienti vecchi e nuovi durante la fiera Tarì Mondo Prezioso. Vieni a trovarci Domenica 14 maggio 2017 alle 12.00 ai moduli 173-174 per il buffet e per il brindisi delle ore 13.00. Per l’occasione, potrai ritirare la tua copia della Rivista Italiana di Gemmologia. Conferma la tua partecipazione all’evento su Facebook e circondati dal bagliore di ciò che più ci sta a cuore: le pietre preziose. Fa più fashion? Allora cambiamo stile. Storia del rubino ovale ripensato in taglieria come cuscino.28/4/2017
La taglieria di gemme di colore è una sorta di luogo di culto. La frenesia dello scambio commerciale, la fretta di mostrare, comparare, vendere, tutto questo resta fuori dal laboratorio. Qui si medita. L'intervento del tagliatore non è solo di ordinaria manutenzione. Non riguarda cioè l'operazione di rigenerazione di una gemma che ha qualche ruga, cioè rifaccettare quello che era stato eseguito con gli attrezzi che l'epoca storica di realizzazione metteva a disposizione. Faccette larghe o centrate male oppure, ad esempio, altezze esagerate, angoli sbagliati, la sgranatura dei punti di incontro tra le faccette (ma qui c'entra solo il tempo che passa inesorabile), eccetera. Nel silenzio del laboratorio le pietre possono cambiare vita. Il tempio può favorire la conversione. Non si tratta di quelle pietre cui si accennava prima, quelle che si valorizzano quasi automaticamente perché portano i segni evidenti degli acciacchi. Le gemme da convertire sono quelle che erano tutto sommato passabili ma che si possono reinventare per farle funzionare meglio. Ci è stato sottoposto un rubino ovale vivid red, abbastanza pulito (una piccola inclusione appena percepibile ad occhio nudo), dal peso di 1,23 carati. Il taglio era ovale con dimensioni 7,45/6,56 mm. Il cliente desiderava ottenere un cuscino, un taglio decisamente più fashion. Infatti ci diceva che tutti i disegni di anelli che lo intrigavano, guarda caso, erano dei cuscini. Ovali e cuscini sono soluzioni lapidarie che si assomigliano. Ma spesso dal grezzo si opta per l'ovale anche quando la resa dal grezzo farebbe propendere per il cuscino. Ciò perché vi è ancora la convinzione che gli ovali siano più richiesti. Ma non è più sempre così. Il tagliatore della lontana località tailandese, mettiamo Chantaburi, non sa quello che progettano nell'atelier di New York o in uno studio di design napoletano (mettiamo del Tarì). Abbiamo accontentato il cliente. Il suo rubino infatti era tra quelli che potevano facilmente prevedere un diagramma per il cushion. Si è agito movimentando le linee curve della superficie e rifaccettando la gemma in modo completo. Ciò tra l'altro ha permesso una più idonea centratura dell'apice. I dati finali evidenziano una perdita relativa di massa (0,13 centesimi) compensata da una tenuta delle dimensioni e da un lieve guadagno di brillantezza per la migliore simmetria e più "fresca" rilucidatura. La pietra di partenza non era insufficiente. Ma il punto di arrivo è decisamente un incremento. Il dato più interessante sta soprattutto nel fatto che la gemma poteva sì essere dignitosa prima, ma esprime il massimo quando soddisfa totalmente un'esigenza estetica del designer orafo. Diventa gioiello solo se passa l'esame al cento per cento, solo quando non è solo "adattata" (facendosela piacere per forza) in quanto non c'è miglior alternativa. Entra nel vivo la campagna affiliazioni "Emotions Diamonds - Dai valore al tuo denaro. Acquista un diamante" realizzata da E-motion per creare sinergia in supporto ai dettaglianti del diamante e l’azienda campana. È ora possibile per i gioiellieri, da sempre i veri specialisti nella vendita di gemme preziose ai consumatori, aprire una partnership con E-Motion per la distribuzione al dettaglio dei diamanti. Un settore in cui si sono avventurati, negli ultimi tempi, falsi profeti con offerte a prima vista vantaggiose, ma che non garantiscono quel valore aggiunto di sicurezza e credibilità che solo la competenza e la preparazione di un rivenditore di fiducia può dare alla propria clientela. Infatti, dopo i riflettori accesi dall’inchiesta di Report negli scorsi mesi sui diamanti da investimento proposti dalle banche, è giusto che questa offerta venga gestita in proprio dal settore della gioielleria. Accompagnare il cliente che voglia investire in gemme verso il giusto diamante è stato da sempre un compito espletato con correttezza e lealtà dal comparto dei gioiellieri. E ciò in virtù di un rapporto basato sulla fiducia reciproca, sulla qualità certificata delle pietre e sulla forza di appartenere ad un gruppo solido che, a sua volta, sappia garantire qualità e prezzi. I diamanti continuano ad essere, tra le pietre preziose ed i generi di consumo, uno degli investimenti più affidabili, dato che possono mantenere inalterato il proprio valore anche a distanza di anni. Un valore che ogni gioielliere partner può ora comunicare ai propri clienti attraverso il supporto professionale ed affidabile di Emotions Diamonds. I servizi offerti, disponibili nelle varietà zaffiro blu, rubino rosso e diamante bianco a seconda del tipo di partnership che si intende intraprendere, spaziano da campagne pubblicitarie mirate al cliente (attraverso spazi dedicati nell’esercizio commerciale, siti web, social network, rassegne stampa su riviste), ai seminari ed eventi speciali di gemmologia, all’accesso gratuito e permanente al database online dei diamanti dei partner internazionali, al controllo di qualità pre-spedizione, alle consultazioni gemmologiche, per arrivare al materiale informativo per la gioielleria (visual merchandising, vetrofanie, display, guide all’acquisto, astucci, guide all’investimento). Il set completo dei servizi offerti grazie alla partnership è corredato da un piano di comunicazione nazionale, per instaurare nel cliente finale la consapevolezza di appartenere ad un gruppo che fa della forza, del valore e dell’affidabilità i propri punti cardine. Oltre a ciò è prevista comunicazione tradizionale, attraverso affissioni geolocalizzate per i partner, comunicazione sui media, tramite riviste come Preziosa Magazine, Rivista Italiana di Gemmologia e quotidiani nazionali, comunicazione via web e tramite social network: una sinergia che si unisce alla presenza ed alla distribuzione del materiale informativo nelle più prestigiose fiere del settore presenti sul territorio italiano. Un nuovo museo. Grande giornata per il corallo ed i cammei di Torre del Greco, per Assocoral, l’associazione di categoria dei produttori di corallo che festeggia il 40° anniversario, e per l’Istituto Degni, fucina di nuovi talenti. Il legame tra la città e il Giappone, che perdura da 150 anni, è stato celebrato oggi grazie al ricco programma di eventi che si sono tenuti presso il nuovo Museo Civico di Torre del Greco. Quest’ultimo, sito all’interno dell’ex complesso della Santissima Trinità, è stato inaugurato con il convegno “Kizuna – Legami storici tra Torre del Greco e Giappone”, in cui altissime personalità diplomatiche, storiche e commerciali nipponiche ed italiane hanno ripercorso il percorso che ha reso saldo, nell’ultimo secolo e mezzo, il legame commerciale e culturale tra la città torrese e il paese del Sol Levante. Kizuna. Il legame affascinante del corallo di Torre del Greco, ambasciatore italiano in Giappone. Un incontro non soltanto incentrato sul rapporto economico che da sempre lega le due realtà, ma su quanto questo rapporto si sia intrecciato a livello culturale e, spesso, anche familiare, essendo ormai non infrequente che donne e uomini giapponesi vengano addirittura a dimorare e a metter su famiglia a Torre del Greco. Un legame secolare, nato poco dopo l’Unità d’Italia, quando a fare da pionieri furono i primi torresi , affacciatasi nel paese del Sol Levante per tessere dei nuovi scambi commerciali. Questa capacità di intendersi che ha tradotto la raffinata ma lontana cultura giapponese rivelandola appieno in Italia è stata favorita dal ruolo centrale della prestigiosa Università “L’Orientale” di Napoli. E proprio dall’Orientale sono venuti oggi gli interessanti contributi, tra gli altri, di Franco Mazzei (decano yamatologo, Docente di Politica Internazionale Università Luiss di Roma e Dipartimento Asia e Africa Università Orientale di Napoli), e di Michele Bernardini (Direttore dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo Università Orientale di Napoli). Per descrivere la speciale atmosfera e gli interessanti sviluppi che si possono immaginare nell’ambito della cooperazione tra gioiellieri e corallari torresi (ed italiani in genere) e contesto giapponese, abbiamo incontrato Francesco del Gatto, imprenditore del corallo che frequenta da tantissimo tempo i mercati orientali ed è molto attento a rilevare i tratti generali dei fenomeni macroeconomici che governano gli scambi di gioielleria e delle tendenze del gusto. Francesco è un ottimo osservatore, poiché la sua azienda oramai lo obbliga a contatti frequenti con gli acquirenti del Sol Levante. Quello che ha voluto sottolineare è proprio la sorprendente quantità di relazioni storico-economiche che il corallo di Torre è riuscito a simboleggiare e a favorire nel corso dei 150 anni di collaborazione. Francesco, ma allora è tutto facile? “No, gli approcci non si incastrano subito e senza sforzo. Nel 1994 sono stato in Giappone per la prima volta, e fui colpito e messo in difficoltà dalla differenza di carattere e di comportamento che contraddistingue i compratori giapponesi. Il loro comportamento era influenzato da schemi molto rigidi, che io non riuscivo a comprendere. Ma è solo sforzandosi e cercando di capire il perché di determinate risposte ed azioni che si può portare la collaborazione ad un livello successivo. Ed è proprio ciò su cui ha puntato anche l’intervento del prof. Mazzei, quando ha parlato di “empatia” tra torresi e giapponesi: due culture che si sono incontrate ed apprezzate, e che pur non capendosi al 100% hanno sempre avuto voglia di accettare l’altro.” E questo percorso di avvicinamento tra culture, alla fine come si concretizza? “Quando si cominciano a capire determinate necessità e gusti, ne viene condizionato anche l’oggetto e la sua stessa creazione. Se diamo uno sguardo ai cammei e agli altri prodotti corallini realizzati fino alla fine degli anni ’70, possiamo notare una costante evoluzione derivante dal venirsi incontro. Quelli che prima erano i profili di donna in stile greco classico, sono mutati fino ad avvicinarsi a un profilo più puramente “manga”. Tuttavia, anche da parte dei consumatori giapponesi si è notata la tendenza ad apprezzare sempre di più la cultura classica”. Al convegno, inoltre, sono intervenuti tra gli altri il Prof. Hideyuki Doi (Università di Kyoto), i Dottori Umberto Vattani e Umberto Donati (Fondazione Italia Giappone), l’Ambasciata giapponese in Italia, il Dr. Tommaso Mazza (Assocoral). Presente ancheil Dr. Mario Vattani, ex Console Generale ad Osaka e oggi Coordinatore per i rapporti con i paesi dell’Asia e del Pacifico, che ha presentato per l’occasione il libro “La Via del Sol Levante”. Alla recita di alcuni brani del libro ha partecipato la nota soprano Yasko Fujii. Coralli e cammei , simboli di un interesse rinnovato nel corso dei decenni, restano sempre al centro dell’attenzione, oggi come nel luglio del 1921, quando il Principe ereditario (poi futuro Imperatore del Giappone) Hirorito volle visitare la città corallina e si recò insieme al fratello presso la Reale scuola d’arte “Maria Principessa di Piemonte”. Il percorso della visita del futuro Tennō viene ricordato attraverso l’affissione di pannelli fotografici con documenti dell’epoca. |
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