Cosa ci dobbiamo aspettare? Dire novità, non è dire abbastanza. Ci sono molti aspetti che vanno avanti. Nuove combinazioni di colore ma anche miglioramenti nelle esecuzioni tecniche, nuovi studi di design, di stile, di taglio. E' il momento di definire sempre di più gli standard verso l'alto per le gemme di qualità ma non dimentichiamo che si può dare molto per accontentare gli alternativi attenti al portafoglio. Opali come non se ne sono mai visti. L’onda lunga di cui aveva parlato l’esperto Jeffery Bergman sulla Rivista Italiana di Gemmologia. La gemma su cui poter puntare anche perché non vedremo questa disponibilità nel prossimo futuro. Smeraldi calibrati. Il nome del gioco, per poter sostenere la richiesta crescente di una gioielleria attenta alle pietre di colore classiche almeno quanto ai diamanti. Novità anche per il corallo Mediterraneo. Lavorare sul colore non comporta inevitabilmente di vedere il prezzo salire alle stelle. Il tutto con la massima trasparenza sui trattamenti, un terreno ancora minato che la Rivista Italiana di Gemmologia ha tentato di sgombrare. Deciso sviluppo del reparto acquemarine anche in considerazione della richiesta di ottagonali e gocce. Il taglio che veste il metallo. Gli inserti anche minuscoli possono cambiare completamente il senso di una produzione di gioielleria. Scommettiamo sul taglio italiano. A tutta forza le perle nucleate stanno occupando fasce di mercato significative soprattutto nelle misure oltre 12 mm. Una vastissima disponibilità di colori naturali attraenti è in grado di rivoluzionare l’importanza delle vetrine con pochi tocchi. |
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Maggio 2019
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