Dov'è la notizia? Ormai lo sappiano che delle gemme così grandi hanno un protocollo e con la spettrometria rivelano la loro vera natura. Semmai la minaccia resta sui lotti di pietre piccoline. Lì il discorso si fa più complesso e l'attrezzatura costosissima. Il fatto curioso che però ci fa pensare è che le gemme sono arrivate sfuse e senza alcun commento. Chi porta gemme sintetiche in un laboratorio primario in genere le dichiara come tali. Anche perché non è che non valgano nulla. Anzi... È’ come se ci avessero provato. Se la va la spacca. Eccone le descrizioni. Ottobre 2016. Un diamante dal peso di 5,19 carati, colore J e purezza VS2 giunge al laboratorio GIA di Hong Kong per una classica valutazione. La gemma, un diamante taglio cuscino, presenta, ad un primo esame al microscopio, delle inclusioni di aghiformi e nuvole. Qualche settimana prima, il GIA aveva scovato un sintetico fancy da record. Il diamante blu da 10,08 carati, ricreato in laboratorio tramite il metodo HPHT (High pressure, High temperature), è stato esaminato dagli esperti GIA di Hong Kong su richiesta di un cliente. Dopo le opportune analisi gemmologiche e spettroscopiche, è risultata chiara la natura sintetica del diamante. Inoltre, si è scoperta la provenienza della pietra: è stata prodotta dalla NDT (New Diamond Techonology) di San Pietroburgo, Russia. |
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Maggio 2019
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