Arriva la tanto attesa decisione dell’Antitrust nei confronti delle quattro banche e delle due società che negli ultimi anni si sono imposte nel settore della vendita dei diamanti da investimento attraverso modalità “gravemente ingannevoli e omissive”. Le banche sanzionate sono Unicredit, Banco Bpm, Intesa SanPaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena, mentre le società incriminate sono la IDP (Intermarket Diamond Business) e la DPI (Diamond Private Investment). La cifra della sanzione, 15 milioni di euro, è pressoché ridicola, se confrontata con il giro d’affari stimato in oltre 2 miliardi di euro. Le motivazioni? Sono quelle che abbiamo ripetuto più volte: indicazioni non corrette riguardanti il prezzo di vendita dei diamanti e l’andamento del mercato (presentato come “stabile e in crescita”) e un investimento illustrato come facilmente rivendibile. Una truffa, secondo l’Antitrust, resa ancora più grave dalla complicità degli Istituti di credito italiani, in quanto intermediari che godevano della fiducia che i consumatori ponevano in loro. Le domande che ci poniamo sono sempre le solite. Può una sanzione di 15 milioni di euro riuscire a debellare questo sistema di vendita e di mancata informazione? O, al contrario, rischia di essere un incentivo a proseguire? |
Archivi
Maggio 2019
|