Reali e gioielli sono un connubio imprescindibile. Perle rare, grossi diamanti, gemme dai paesi lontani, segnano o hanno segnato la fortuna o la sfortuna delle case reali di tutto il mondo. I gioielli reali, meravigliosi e ricercati, singolari ed eccezionali, sono stati i veri protagonisti, in passato come nei nostri giorni, di vendite straordinarie, gossip, matrimoni sfarzosi, fughe rocambolesche e regali generosi. E’ recente la notizia della vendita all’asta di una parure di diamanti fancy che il Sultano Ahmed III dell’Impero Ottomano aveva donato alla moglie del viceré d’Egitto per celebrare la nascita del figlio. I diamanti fancy, molto probabilmente, erano stati donati dall’Imperatrice Caterina I di Russia al sultano nel tentativo di negoziare la fine dell'assedio di Pruth nel 1711. La casa d’asta Sotheby’s, impegnata nella vendita, ha stimato la parure intorno ai 4 milioni di dollari. La passione delle case Imperiali Russe per i gioielli è nota. Lo Zar Pietro il Grande nel 1719 decise di adibire una stanza apposita per conservare i suoi gioielli. La stanza fu nominata la “Stanza dei Diamanti”. Dopo di lui la figlia Elisabetta Petrovna e Caterina la Grande fecero un massiccio acquisto di gioielli incrementando la collezione imperiale. Questo collier fu realizzato tra il 1760 e 1780 e fu commissionato, probabilmente, da Caterina la Grande. Il collier presenta una caratteristica davvero insolita: è composto dalla collana vera e propria e da una spilla a forma di fiocco, entrambe le parti possono essere indossate separatamente. Il suo valore è stato stimato dai 3 milioni di dollari ai 5 milioni di dollari. La corona della casa reale di Persia, invece, ha una storia tutta incentrata sull’emancipazione delle donne persiane. Mohammad Reza Pahlavi sulla scia dei cambiamenti politici che contribuirono all’emancipazione delle donne decise di compiere un forte gesto simbolico incoronando nel 1967 la sua consorte, l'imperatrice Farah Dibah. Mai nella storia della Persia le consorti del Re erano state formalmente incoronate. Si rese necessario, quindi, realizzare una corona tutta “femminile”. La struttura della corona è realizzata in velluto verde e oro bianco. Sulla struttura in oro ci sono 38 smeraldi,105 perle, 34 rubini, 2 spinelli e 1.469 diamanti. Lo smeraldo più grande pesa 92 carati e la perla più ampia ha un diametro di 22 millimetri. Il suo valore non è conosciuto, qualcuno vuole azzardare? Le regine inglesi, nel corso della storia, hanno dimostrato,in più occasioni reali, la loro passione per gli zaffiri, in particolar modo per le spille adornate di zaffiri. La spilla (riportata nella foto) fu donata dal principe Alberto per le imminenti nozze con la futura consorte e Regina Vittoria. La regina Elisabetta la indossò il giorno del battesimo del principe William. Per questa spilla nel 2004, in occasione della visita della sovrana inglese in Italia, montò il caso del “mistero della spilla di zaffiro”. Indossando sul suo cappotto lilla, una spilla simile ma non uguale a quella della regina Vittoria, il mondo del gossip si scatenò: perché tale curiosa sostituzione da parte della sovrana? Furono elaborate varie congetture. La più accredita sembra essere quella che afferma che Elisabetta II per omaggiare il nostro Paese e il Papa indossò per la prima volta la spilla gemella. Si sa alla corte inglese nulla avviene per caso! I capolavori descritti sono, naturalmente, una piccolissima parte del vasto patrimonio esistente nel mondo. Essi sono degli esempi che dimostrano come ogni singolo gioiello, che appartiene o che è appartenuto alle diverse case regnanti, racchiudono storie e racconti affascinanti e avvincenti che incoronano, è il caso di dirlo, gemme preziose e rare, manifatture raffinate e ricercate per creare il “legittimo” gioiello regale. |
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Maggio 2019
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